a volte, succede. viene voglia di scrivere. ad esserne capace davvero, forse lo farei più spesso. ma va bene così, senza molte pretese. Succede, hai bisogno di descrivere sensazioni, ricordi, immagini immediate, che si associano a suoni, a un disco. al disco che non ti aspetti, dai. james murphy e pat mahoney (mente e batterista-dal-braccio-instancabile degli lcd soundsystem) mettono insieme l'ennesimo capitolo pubblicato dal fabric (fabriclive vol.36). il disco che non ti aspetti perchè pesca a piene mani dal passato, dall'infinita quantità di vinili che (immagino io) deve occupare almeno un loft dalle parti di williamsburg. in aggiunta, il giusto di sale, pepe, quanto basta per farti prendere dalla voglia di salirci sull'uptown express, che di fermate, ne fa poche o nessuna. c'è poco da fare: dentro questo mix c'è tutta la città delle mille luci. la città che non dorme mai. la grande mela...chiamatela come più vi piace. ci sono i treni espressi che viaggiano verso bronx e queens...se sali su quello sbagliato a casa non ci arrivi più. dentro ci trovi batteristi che per strada battono cestini dei rifiuti e vecchi bidoni. suona bene. suona facile. ci trovi yellow cabs in coda su broadway all'ora di punta e i piloni della sopraelevata a brooklyn. ci trovi un cheeseburger mangiato in un diner sotto il ponte, o una corsa in autobus a greenpoint. e dopo un‘ora abbondante di viaggio, ti accorgi di essere passato in un numero imprecisato di luoghi che sembrano lontani, irraggiungibili e invece sono tutti rinchiusi in un unico disco. a portata di mano, appoggiati lì sullo scaffale.
eccezionalmente (interessante esperimento) queste righe si trovano anche, mischiate ad altre, su vitaminic. flick by: lo-fi Etichette: a volte succede, dice che, raccontacela